Buongiorno, è venerdì 21 ottobre, il caffè è amaro, com’ adda’ essere, e state leggendo ‘Na tazzulella ‘e café… le note del mio iPhone.

Nei prossimi giorni comincerò, non so ancora dirvi quando, una rubrica in collaborazione con Educare alla Bellezza che chiamerò Politeia. Credo abbia un significato e sia utile non perdersi pezzi in questa fase politica e Politeia può dare un’idea dettagliata e puntuale di ciò che settimanalmente, politicamente, accade in Italia.

Cos’è successo questa settimana?

Ci si aspetta che oggi Giorgia Meloni riceva l’incarico. In mattinata si concludono le consultazioni al Quirinale, e l’esito sembra abbastanza certo, nonostante le divergenze degli ultimi giorni nella coalizione di destra, causate delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi sulla guerra in Ucraina. Non dovrebbero esserci dunque problemi per Meloni, che, salvo sorprese, potrà contare sul sostegno di Berlusconi e del suo partito Forza Italia, oltre che, ovviamente, su quello della Lega di Matteo Salvini: i tre alle 10.30 dovrebbero andare al Quirinale assieme.”

Ma quali dichiarazioni di Berlusconi? Ma come, davvero? Ne parla chiunque, ovunque.

Mercoledì, cito il Post, “l’agenzia LaPresse ha pubblicato un nuovo audio in cui il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi espone le sue ricostruzioni false sulla guerra in Ucraina, attribuendo al presidente ucraino Volodymyr Zelensky la responsabilità di aver triplicato gli attacchi sulle repubbliche filorusse del Donbass negli ultimi anni e sostenendo, come già aveva fatto in tv, che il presidente russo Vladimir Putin abbia deciso l’invasione su pressione forte da tutta la Russia. L’audio è stato registrato martedì durante una riunione organizzata da Forza Italia alla Camera in occasione dell’elezione dei capigruppo, e si aggiunge a quello che era stato pubblicato ieri sempre da LaPresse in cui Berlusconi aveva detto di aver riallacciato i rapporti con Putin, che per il suo compleanno gli avrebbe regalato 20 bottiglie di vodka.”

Che altro è successo in Italia?

  • Draghi ha ringraziato la stampa libera e chi ha lavorato al suo fianco in questi mesi e salutato, la sensazione è che sia un arrivederci, magari con una nuova veste.
  • Pd e M5S si sono coalizzate per fare scorpacciata dei posti disponibili che vanno alle opposizioni, quali gli uffici di presidenza in Parlamento, gabbando il Terzo Polo. Giuseppe Conte, dopo l’incontro di ieri con il Presidente Mattarella al Quirinale ha dichiarato ai cronisti che “un’opposizione unitaria non è nell’ordine delle cose, in questo momento”, ma la verità è che Movimento 5 Stelle e Partito democratico, con fatica e senza rimangiarsi le accuse reciproche degli ultimi tre mesi, in qualche modo hanno ripreso a parlarsi. L’accordo per gli uffici di presidenza delle camere ha retto e anche se Calenda e Renzi protestano e puntano a rompere lo schema, potrebbe ripresentarsi quando si tratterà di eleggere i presidenti delle commissioni che toccano all’opposizione. A quel punto, il Copasir potrebbe andare ai dem e la vigilanza Rai ai pentastellati.

Lontano (non troppo) da casa

  • Raggiunto l’accordo al vertice Ue energetico su price cap e acquisti comuni di gas.
  • In Regno Unito si è dimessa Liz Truss.
  • Putin introduce la legge marziale nelle quattro regioni ucraine annesse con la forza: Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. E consente alle autorità locali di adottare un ampio ventaglio di misure volte alla militarizzazione della vita civile, economica e sociale. Provvedimento che è anticamera di un regime militare.

Consapevole che va perfezionata Politeia, è stato stimolante e spero di avervi dato un buon servizio. Direi che ci rivediamo lunedì su questi schermi, fate un buon weekend e…

Ce verimm lunnerì, stàteve buòno!