Il teatro non è mai solo individualità.
Che tu sia autore, regista, attore o che interpreti più ruoli contemporaneamente, è un’arte che vive e respira attraverso la collaborazione. Fin dal mio esordio, ho condiviso il percorso con Filippo Borgia, responsabile del suono e delle luci di ogni mio monologo, e con Alice Ponti, delle volte coautrice, altre assistente alla regia, sempre fotografa di scena.
Insieme, abbiamo fondato la nostra casa di produzione: Rise Up, perché si evolve. Si evolve sempre.
Dal 10 luglio 2024, tutti i nostri lavori teatrali e artistiche — e presto anche cinematografiche — portano dunque la firma Rise Up.
Il nostro teatro, che oggi si avvale della collaborazione di professionist* provenienti da tutta Europa, nasce dall’esperienza dei monologhi e del metodo sperimentale che alterna improvvisazione disciplinata a studio meticoloso del copione e affonda le radici nella Testimonianza, accolta con Empatia e Rispetto. Il fulcro di ogni produzione è la Parola, il mezzo più potente che un autore e un attore possano impugnare, capace di dare corpo e anima a ogni storia.
La nostra missione, ora come allora, è chiara: portare Consapevolezza.
Ogni monologo e ogni prosa che mettiamo in scena non è solo teatro, ma il frutto di un’analisi culturale, politica e sociale, un’espressione della complessità umana e di una pluralità di voci. Abbiamo rispetto per i classici, che abbiamo studiato, ma in scena portiamo la nostra scrittura nella speranza che un giorno abbia, proprio come i classici, la capacità di essere al contempo memoria e luce per dipanare il buio dell’attualità.
In altre parole: vogliamo creare uno spazio di riflessione profonda, dove chi ascolta possa riconoscersi e, forse, trasformarsi.
Rise Up non è solo una casa di produzione. È un invito a guardare oltre, a esplorare nuove prospettive e a costruire insieme un dialogo che sia sempre autentico e aperto al cambiamento.
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Le anteprime e i debutti della stagione artistico-teatrale 2024/2025
Luna
Pièce di teatro civile
Luna
Pièce di teatro civile
25 e 26 ottobre – Musica Nova
Una Roma policroma e stagnante si fa teatro della relazione tra Luna e Arturo, una giovane coppia che, trasferitasi da Milano nella capitale, si ritrova a dover fare i conti con le rispettive speranze e fragilità. Luna ha accettato un impiego come supplente di lettere in un liceo romano, mentre Arturo, scrittore emergente ma già acclamato dalla critica, cerca un modo di disfarsi dalle troppe aspettative e ritrovare la giusta energia creativa.
La nuova città e la nuova casa faranno da scenografia a un nuovo capitolo di questa coppia solida e appassionata, ma non priva di interrogativi sul proprio futuro. Luna, voce narrante della pièce, ripercorre alcuni momenti che hanno forgiato la sua relazione con Arturo, il quale prima di incontrarla ha attraversato momenti difficili. Uno su tutti, la storia con l’affascinante e complicata Aiša, che si è lasciata dietro di sé cicatrici profonde. Arturo, nel frattempo, dopo aver lasciato l’amata Milano cerca di adattarsi alla nuova vita a Roma e di trovare una dimensione che gli consenta di esprimere la sua arte e realizzare l’obiettivo di trasporre il suo romanzo a spettacolo teatrale.
Tra sogni e aspettative punteggiate da domande e inquietudini, il dialogo di parole e gesti tra Arturo e Luna si snoda tratteggiando il ritratto non solo di una giovane coppia, ma di tutta una generazione resiliente ma che spesso manca, suo malgrado, di punti fermi a cui appoggiarsi. La sfida cui si troveranno di fronte i protagonisti è proprio questa: cercare e costruire, in una nuova città, il capitolo seguente della loro storia d’amore.
Cast
Scritto da Antonio Roma.
Regia di Antonio Roma.
Con Antonio Roma e Sofia Luna Quattrocchi.
Fotografia di scena di Alice Ponti.
Comunicazione di Alice Ponti.
Audio e luci di Filippo Borgia.
Alma
Pièce di teatro civile
24 e 25 novembre – Musica Nova
Alma è un coinvolgente lavoro teatrale costituito da una serie di monologhi interpretati esclusivamente da attrici donne, che debutterà il 24 e il 25 novembre in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza di Genere.
Nato da profondi confronti tra le attrici, ogni monologo esplora le molteplici sfaccettature della violenza di genere, rivelando storie intense e toccanti, talvolta autobiografiche, che gettano luce sulle ombre che permeano la nostra società e sul bisogno urgente di cambiamento.
Cast
Scritto da Antonio Roma e Alice Ponti.
Regia di Alice Ponti e Antonio Roma.
Con Denise Lucia Cimino, Elisa Luciano, Nicole Delfino, Perla Maccari, Rachele Cerami, Sofia Luna Quattrocchi, Valentina Molon.
Fotografia di scena di Alice Ponti.
Comunicazione di Alice Ponti.
Audio e luci di Filippo Borgia.
Alma
Pièce di teatro civile
Mamma mi voleva professore
Monologo di teatro civile
Mamma mi voleva professore
Monologo di teatro civile
11 febbraio 2025 – Musica Nova
In un monologo travolgente e autentico, pungente e profondo, un artista racconta con passione, ironia e un tocco di amara disillusione il suo cammino attraverso le difficoltà di emergere come scrittore e regista in un’Italia che considera l’arte un capriccio per sognatori e non un mestiere o una vocazione. Attraverso aneddoti vividi e provocatori, rievoca il dolore delle opportunità mancate, delle porte chiuse e delle ferite subite da un mondo artistico spesso appagato che guarda con indifferenza alla novità. La voce della madre, quasi un coro greco fuori scena, lo spinge a una stabilità che lui rifiuta, preferendo l’incertezza dei sogni all’inerzia della sicurezza. Nonostante tutto, tra sarcasmo e delicatezza, emerge il ritratto di un uomo che non può fare a meno di inseguire un’utopia fatta di parole e bellezza, perché, dice, l’arte è l’unica verità che gli resta. Con ogni aneddoto, dall’incontro con le crudeltà della guerra in Bosnia fino alle delusioni artistiche, si svela il ritratto di un artista che non smette di credere nel potere salvifico della memoria e della bellezza fragile, ma mai sterile dell’arte, per non lasciar morire dentro di sé l’unico fuoco che lo mantiene vivo.
Cast
Scritto, diretto e interpretato da Antonio Roma.
Fotografia di scena di Alice Ponti.
Comunicazione di Alice Ponti.
Audio e luci di Filippo Borgia.
Aula 1215
Pièce di teatro civile
Anteprima febbraio 2025 – Musica Nova
Debutto giugno 2025 – Musica Nova
Un’aula vuota, la 1215, in una scuola che di aule ne ha sì e no una decina o poco più, prende vita con le voci di un gruppo di ragazzi e ragazze tra i 12 e i 15 anni, pronti a mettersi in gioco in un corso di teatro. Tra amori acerbi, gelosie, discussioni e lacrime, i protagonisti si muovono in un fragile equilibrio tra identità in costruzione e paure inconfessate. Mentre si scontrano e si ritrovano sul palco e dietro le quinte, imparano a scoprire se stessi e a fidarsi l’uno dell’altro. A guidarli è un’insegnante che conosce bene il peso dei riflettori e l’incertezza delle prime volte: con pazienza e passione, trasforma quelle insicurezze in ruoli che vibrano di autenticità. Prova dopo prova, tra battute dimenticate e applausi improvvisati, il gruppo si fonde in un cast unico e imperfetto, dove ogni difficoltà e ogni risata diventano il collante di una storia vera, fatta di legami sinceri e personaggi che, alla fine, sono semplicemente loro stessi.
Cast
Scritto da Riccardo Grecu e Antonio Roma.
Regia di Antonio Roma.
Con attrici e attori della Rise Up Academy.
Aula 1215
Pièce di teatro civile
Funamboli
Pièce di teatro civile
Funamboli
Pièce di teatro civile
Anteprima febbraio 2025 – Musica Nova
Debutto giugno 2025 – Musica Nova
Un reparto psichiatrico che diventa il palcoscenico di giovani vite spezzate e ricucite, ragazzi e ragazze in bilico tra sogni e incubi, costretti a camminare su un filo sottile sospeso tra la loro fragilità e la pressione di un mondo che li spinge sempre più in alto, fino a farli cadere. Tra risate, litigi e confessioni notturne, i protagonisti rivelano al pubblico il peso insopportabile delle aspettative della società. A guidarli è uno psichiatra che un tempo è stato uno di loro, un ex paziente che ha trovato la propria vocazione dopo essere uscito dall’abisso. Con empatia e disincanto, li accompagna in un percorso di equilibrio precario che insegna a lui e a loro che la vera sfida non è restare in piedi, ma riconoscersi e sostenersi a vicenda, come funamboli che camminano su un filo e si tengono per mano per non cadere.
Cast
Scritto da Michele Di Dato, Giulia Scotton e Antonio Roma.
Regia di Antonio Roma.
Con attrici e attori della Rise Up Academy.
Markale – les roses sont faites
Pièce di teatro civile
21 – 22 marzo 2025 – Muisca Nova
In una stanza dell’Holiday Inn di Sarajevo, la notte del 5 febbraio 1994, un gruppo di artisti e giornalisti – uno scrittore, una giornalista francese, una giornalista italiana e una performer bosniaca – si ritrovano travolti dagli echi della strage di Markale, vissuta tra pianti e urla, scarpe sparse e carneficine, le loro testimonianze si intrecciano in una drammatica notte di rivelazioni e scoperta di sé, mentre fuori infuria l’assedio più lungo e devastante della storia contemporanea.
Cast
Scritto da Benedetta Carrara e Antonio Roma.
Regia di Antonio Roma.
Con Antonio Roma, Camilla Petrocelli, Giorgia Forno e Nela Lucić.
Fotografia di scena di Alice Ponti.
Comunicazione di Alice Ponti.
Audio e luci di Filippo Borgia.
Markale – les roses sont faites
Pièce di teatro civile
Wonderwall
Pièce di teatro civile
Se ci tenete tanto dateglielo voi un nome!
Pièce di teatro civile
30 – 31 maggio 2025 – Musica Nova
Nessuna anticipazione, nessun indizio. L’anteprima teatrale che vi aspetta a maggio è un viaggio sconvolgente nelle profondità della psiche umana. Abbiamo scelto di esplorare la fluidità e la complessità delle relazioni, mettendo a nudo le dinamiche affettive, erotiche e professionali con un’intensità che non lascerà scampo. Sarà un’esperienza destabilizzante, che sfiderà ogni vostra certezza. Non vogliamo svelare nulla in anticipo: preferiamo che le emozioni vi travolgano senza preavviso, fino a farvi perdere ogni punto di riferimento. Lasciatevi guidare dall’ignoto.
Cast
Scritto da Antonio Roma.
Regia di Antonio Roma.
Con Antonio Roma, Elisa Luciano, Lorenzo Biagiotti, Ludovica Valentini, Nicole Delfino, Sofia Luna Quattrocchi.
Fotografia di scena di Alice Ponti.
Comunicazione di Alice Ponti.
Audio e luci di Filippo Borgia.
Le nostre produzioni storiche
Markale
Monologo di Teatro Civile
Markale
Monologo di Teatro Civile
Sarajevo, 5 febbraio 1994, il mercato di Markale si agita dell’atroce concitato rumore di pianti e urla. C’erano scarpe, è di scarpe che si spandano le carneficine. L’assedio di Sarajevo è durato 1.479 giorni, oltre 50.000 civili sono rimasti feriti, 11.541 abitanti sono stati uccisi, di cui 1.601 bambini.
Markale è il racconto, figlio delle Testimonianze accolte con Empatia e Rispetto di chi, ferito nel midollo e nel ventre, è sopravvissuto alla strage del mercato e all’assedio più drammatico e lungo della storia contemporanea.
Ago & Filo
Pièce di teatro civile, contemporanea e sperimentale
Ago & Filo è una pièce teatrale che esplora la resilienza delle relazioni umane indagando come, nella continua ricerca di un equilibrio, legami sul punto di spezzarsi possano sopravvivere e trasformarsi, resistendo alla prova del tempo e delle avversità.
Arturo, padre rimasto vedovo, ha un rapporto schietto e molto stretto con la sua brillante figlia quattordicenne. Ma quando Sofia viene a sapere della relazione occasionale che il padre ha intrapreso con Elettra, sorella maggiore della sua migliore amica, Naima, i due saranno costretti a confrontarsi con le intricate trame della perdita, della crescita emotiva e dell’amore.
“In scena viene esibita la più grande dimostrazione della soluzione di ogni problema: il dialogo”. (Carola Speranza)
Ago & Filo
Pièce di Teatro Civile, contemporanea e sperimentale
Nedo
Monologo di Teatro Civile
Nedo
Monologo di Teatro Civile
Il monologo di Teatro Civile Nedo è figlio di una presa di coscienza: i Testimoni delle Deportazioni e della Shoah ancora in vita sono pochi e ormai è giunto il momento per noi di farci carico della Memoria. Nedo è il racconto degli Ebrei e degli Antifascisti costretti a vivere l’incubo della persecuzione e della deportazione nei carri bestiame, imprigionati nei campi di concentramento e di sterminio, uccisi nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori. Ma è anche il racconto dei Giusti che molte vite hanno salvato e di chi è sopravvissuto alla fame, alla morte dei propri cari, all’orrore dei campi e nonostante la sofferenza e la disperazione provate fino al giorno della Liberazione ha trovato la forza di Testimoniare perché una società senza Memoria è una società smarrita.