Locandina Ago & Filo

Pièce di teatro civile, contemporanea e sperimentale

Scritto da Antonio Roma
Regia di Antonio Roma
Interpretato da Denise Cimino, Antonio Roma, Perla Maccari e Rachele Cerami
Fotografia di scena di Alice Ponti
Scenografia di Sofia Martello
Audio e luci di Filippo Borgia

Durata: due atti da 45 minuti circa

Logline

Ago & Filo è una pièce teatrale che esplora la resilienza delle relazioni umane indagando come, nella continua ricerca di un equilibrio, legami sul punto di spezzarsi possano sopravvivere e trasformarsi, resistendo alla prova del tempo e delle avversità.
Arturo, padre rimasto vedovo, ha un rapporto schietto e molto stretto con la sua brillante figlia quattordicenne. Ma quando Sofia viene a sapere della relazione occasionale che il padre ha intrapreso con Elettra, sorella maggiore della sua migliore amica, Naima, i due saranno costretti a confrontarsi con le intricate trame della perdita, della crescita emotiva e dell’amore.

In scena viene esibita la più grande dimostrazione della soluzione di ogni problema: il dialogo”. (Carola Speranza)

Trama

Ago & Filo è ambientato a Milano, in una casa dove il tenore di vita è agiato e dove si presta molta attenzione alla forma oltre che alla sostanza. La storia esplora con intensità la frangibilità dei legami umani, soffermandosi su come essi, tra mille difficoltà, riescano a trovare un delicato equilibrio. I legami si intrecciano in trame complesse, rischiando di spezzarsi, ma riuscendo infine, se non a ricomporsi completamente, almeno a sopravvivere nella danza tumultuosa della quotidianità.

Arturo, un uomo di 36 anni, è un padre vedovo che dedica ogni fibra del suo essere alla cura e all’attenzione di sua figlia Sofia. Lei, una quattordicenne brillante e intelligente, condivide con il padre un rapporto profondamente stretto e sincero. Tuttavia, c’è un aspetto del loro rapporto che rimane nell’ombra: la vita sentimentale di Arturo, che dopo la morte della moglie non ha mai davvero elaborato il lutto e si abbandona a relazioni occasionali. Questo fragile equilibrio viene sconvolto quando Sofia scopre che il padre ha intrapreso una relazione con Elettra, un’attrice ventisettenne che ha la pretesa, più che l’ambizione, dopo anni di accademia e di pubblicità, di fare un film. Elettra non è solo un’estranea per Sofia, ma anche la sorella maggiore della sua migliore amica di sempre, Naima.

La scoperta scuote profondamente Sofia, che si trova a dover affrontare una nuova figura femminile nella sua vita, proprio mentre sta ancora elaborando la perdita della madre. La presenza di Elettra costringe Sofia a rivedere il suo rapporto con Naima, l’amica fidata, e a navigare tra sentimenti di tradimento e gelosia e la dolorosa necessità di accettare che il padre possa trovare un nuovo amore.

Nel cuore della pièce, Arturo è combattuto tra il desiderio di essere felice e il bisogno di proteggere sua figlia da ulteriori sofferenze. La relazione con Elettra non è solo una sfida personale per lui, ma anche un test per la sua capacità di bilanciare le responsabilità familiari con i propri bisogni emotivi. I dialoghi risentono
dell’immaturità degli adulti, spesso incapaci, in un’Italia sdraiata e stanca, indolente, di andare oltre la propria comfort zone.

Sofia, dal canto suo, deve imparare a convivere con l’idea che il loro piccolo mondo, costruito con tanto sacrificio e dolore, può includere anche altri, senza per questo perdere la propria essenza. Sofia e Naima, con la loro lucidità e capacità di guardare al presente e al futuro, rappresentano una luce di speranza e di cambiamento. Spesso criticate per la loro freschezza e innovazione, le due adolescenti mostrano una maturità e una visione che gli adulti sembrano aver perso.

Le dinamiche familiari e amicali si intrecciano, dando vita a un racconto intenso e commovente, in cui ogni personaggio deve fare i conti con le proprie fragilità e aspirazioni. Arturo lotta per trovare un nuovo equilibrio senza tradire la memoria del passato, mentre Sofia cerca di accettare l’inclusione di nuove persone nel loro mondo. Elettra, dal canto suo, deve confrontarsi con il ruolo di “intrusa” e trovare un modo per essere accettata. Naima, come amica fedele, naviga tra le difficoltà del suo rapporto con Sofia e la presenza di sua sorella nella vita dell’amica.

Ago & Filo è un viaggio emozionale che esplora l’amore, la perdita e la complessità delle relazioni umane, mostrando come, nella continua ricerca di un equilibrio, i legami possano sopravvivere e trasformarsi, resistendo alla prova del tempo e delle avversità. L’intreccio delle loro vite è come un tessuto delicato: ogni filo può spezzarsi, ma insieme creano una trama che, nonostante tutto, riesce a sostenere il peso delle loro esperienze condivise.

Una produzione

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Rise Up

Cos’è Ago & Filo?

Un unicum nel mondo teatrale che conoscete. Credeteci se vi diciamo che una cosa così non l’avete mai vista prima.
Ago & Filo è una pièce di Teatro Civile, contemporanea e sperimentale, che mescola registri narrativi e stili diversi tra loro, ma a nostro avviso complementari: quelli del monologo, della stand-up comedy – che qui diventa stand-up NOT comedy – e della condivisione di sé fatta ad una terapista di coppia.
Ago & Filo è però anche una serie teatrale, che potrete vedere prossimamente su Patreon e per la quale vi daremo tutte le info necessarie.

Stiamo ribaltando completamente la concezione che si ha del teatro. Immaginate di poter guardare teatro, come fosse un film o un documentario, a casa vostra o ovunque siate, in episodi della durata di non più di 15 minuti. Lo renderemo possibile, almeno con il nostro nuovo lavoro.

Debutterà nella sua forma completa e definitiva di pièce teatrale in 2 atti il  25 settembre 2024 al Teatro Faraggiana.

Prossimi appuntamenti

Ago & Filo – Anteprima teatrale
dal 16 dicembre 2023

Bench – Prequel teatrale di Ago & Filo
da maggio 2024

Ago & Filo – Serie teatrale
prossimamente

Ago & Filo – Pièce teatrale
debutto mercoledì 25 settembre al Teatro Faraggiana

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