Buongiorno, è mercoledì 23 novembre, il caffè è amaro, com’ adda’ essere, e state leggendo ‘Na tazzulella ‘e café… le note del mio iPhone.

Oggi è una di quelle giornate che, se non ci fosse il sole, sarebbe davvero complicato portare a termine.

Una di quelle giornate che cominciano male, per il solo fatto di cominciare, perché è mercoledì e manca troppo tempo al sabato e lunedì e martedì sono state giornate cattive, cattive davvero. Nonostante le buone intenzioni, nonostante stralci inaspettati di autentica felicità, per i quali sono grato, grato davvero.

Una di quelle giornate dal carattere insondabile, ma che ci stanno sul groppone a pelle, perché in fondo siamo fatti così, giudichiamo sempre e comunque la copertina, anche se siamo gente con una considerazione di sé tale da negare che sia così.

Una di quelle giornate che trascorri a procrastinare e scervellarti sulla vita, con domande alla Marzullo che lasciano il tempo che trovano e la cui utilità non è differente da quella di una fascia addominale se stai mangiando pane e salame e guardando The Ranch. Con questo non sto dicendo né penso che The Ranch faccia ingrassare.

Una di quelle giornate in cui di scrivere sul blog non ne hai alcuna voglia, ma scegli comunque di farlo e raggiunte le dieci righe, con un ghigno beffardo, saluti tutti con i tuoi più sinceri omaggi e sentenzi:

Ce verimm riman, stàteve buòno!